MAREMMA IN MOTO: UNA STORIA INTIMA
Viaggiare in moto è magico perché ti permette di creare un tuo personale rapporto con la strada. Hai buone probabilità di modellarlo a tuo piacimento e può diventare in breve tempo amichevole e fraterno. A volte, anche intimo. Un tour in moto lungo l’Italia è già piacere puro, ma viaggiare in Maremma in moto ti toglie il fiato senza chiederti il permesso. Ti ubriaca con il mare, i rilievi, le colline, i parchi, il cibo e i resti storici di gloriosi passati.
Ecco, quindi, qualche idea su cosa vedere e cosa fare se desideri visitare la Maremma in moto:
- Borghi del tufo: Sovana, Sorano, Pitigliano
- Voglia di mare: Orbetello, l’Argentario, Castiglione della Pescaia
- Ricchezze dietro l’angolo: Follonica e Massa Marittima
- Il vino buono: Scansano
- Cucina maremmana
- La culla degli agriturismi
BORGHI DEL TUFO: SOVANA, SORANO, PITIGLIANO
Il tuo viaggio in Maremma in moto può iniziare dalla bellezza medievale della zona del tufo: una roccia magmatica, leggera, facilmente lavorabile.
Sovana è una splendida necropoli etrusca, con sepolture monumentali. Le carte che ha da giocare sono l’imponente Rocca aldobrandesca, la Chiesa di Santa Maria Maggiore e la Concattedrale dei Santi Pietro e Paolo.
Arrivati a Sorano si capisce subito che siamo di fronte a uno spettacolo. Il borgo si affaccia a strapiombo sulla valle del torrente Lente, regalando un panorama stupendo. Vicino a qui, un po’ più fuori, c’è una meraviglia a cui è difficile rinunciare. Sono le Vie Cave: antichi percorsi etruschi scavati nella roccia (la più famosa è la Cava di San Rocco).
Prima di visitare Pitigliano, ti potrebbe venir voglia di sconfinare nel Lazio.
E il Lago di Bolsena è una splendida scusa.
Lungo il circondario del lago ci sono ben cinque borghi medievali, dove poter visitare siti archeologici di età etrusco-romana. Parliamo di cibo? Prelibatezze di pesce fresco, tipico di queste parti: il coregone, la tinca o il luccio.
Pitigliano è “la città del tufo”. Uno dei borghi storicamente più significativi della Maremma, tanto da rappresentarne il “cuore” per alcuni (altri potrebbero offendersi, però, per campanilismo latente).
Un luogo splendido, dove gli echi di quella che fu l’epoca etrusca risuonano ancora tra le sue vie. Le case sono costruite sul filo della rupe cittadina e formano un insieme pittoresco che non può lasciare indifferenti.
E per un vero bagno di relax prima di ripartire in sella alla tua moto una tappa obbligata è Saturnia e le sue storiche terme. Le Cascate del Gorello, infatti, sono un posto incantevole a costo zero e, una volta visitate e vissute, non sarà facile andartene senza un briciolo di dispiacere.
VOGLIA DI MARE: ORBETELLO, L’ARGENTARIO, CASTIGLIONE DELLA PESCAIA
A un certo punto, arriva sempre. Forse è proprio il viaggiare in moto che suscita quella voglia di mare e di relax allo iodio. Destinazione Mar Tirreno, prendendo la strada regionale maremmana.
Una fermata la merita Manciano: borgo in cima alla Valle d’Albegna, con cinta muraria e pregevoli strutture architettoniche.
Da lì si riprende la strada, caratterizzata da curve che puoi sempre pennellare con il tuo gioiello a due ruote. Direzione Albinia, vicino alla quale c’è la meravigliosa oasi WWF.
Si riparte verso il Mar Tirreno, che chiama come le sirene con Ulisse.
Questa parte di mare che bagna la Toscana è caratterizzata da lunghe spiagge ricche di vita.
Ne cerchi di semi deserte o selvagge per restare in tranquillità? Le puoi trovare senza affanni.
Le scogliere possono essere imponenti e se vuoi farti “un giro sott’acqua” in subacquea, puoi scoprire fondali di rara bellezza tra gorgonie, grotte e relitti.
Sulla costa maremmana due assolute perle la fanno da padrone: Orbetello e il Promontorio dell’Argentario.
Orbetello è una bellezza che sorge nel mezzo dell’omonima laguna ed è unita al Monte Argentario tramite una strada costruita su un terrapieno artificiale.
La laguna è pura natura ed è una meraviglia per quanto riguarda l’avifauna (fenicotteri in primis). Il luogo adatto per fare delle gite o per un camping da avventurosi.
Ricorda una cosa: l’Argentario potrebbe anche offendersi, se non lo prendi in considerazione. Ha da offrirti una visita al convento dei Passionisti e un panorama da rimanere a bocca aperta.
Assolutamente imperdibile è Porto Ercole, posto ad oriente del Promontorio. Si tratta di un caratteristico porticciolo, popolato da pescatori che sembrano usciti da un romanzo.
Lasciando l’Argentario alle spalle e viaggiando verso nord potrai scegliere di fermarti a Castiglione della Pescaia.
Lungo il tragitto non puoi evitare la Riserva di Diaccia Botrona: una zona palustre di grande importanza storica e naturalistica. Ma soprattutto, un ecosistema incantevole che ospita un’incredibile varietà di esseri viventi, sia vegetali che animali.
A questo punto, mangiare del pesce e prendere un po’ di sole a Castiglione della Pescaia entra di diritto nella lista delle cose da fare. Una gemma sul mare è la spiaggia Le Rocchette, altamente consigliata.
RICCHEZZE DIETRO L’ANGOLO: FOLLONICA E MASSA MARITTIMA
Pochi chilometri più a nord, una località rinomata: Follonica.
A moto spenta, ricordati comunque che quest’area non è fatta di solo mare, ma potrai trovare ristorantini con piatti sfiziosi e centri per attività sportive.
Per curiosità culturale, puoi trovare anche il MAGMA (Museo delle Arti in Ghisa nella Maremma) e il Parco Tecnologico Archeologico delle Colline Metallifere Grossetane.
Per quanto riguarda l’aspetto storico-culturale, meritano la Chiesa di San Leopoldo e il Palazzo Granducale.
Lasciata Follonica, puoi decidere di lasciare da parte la Riserva Naturale Poggio Tre Cancelli.
È così? Bene, in direzione nordest c’è Massa Marittima.
Bellissimo il centro storico, con Piazza Garibaldi e con il Duomo di San Cerbone.
Arricchiscono la visita il Museo archeologico e il Museo della miniera.
Vuoi sapere una chicca? Nella quarta domenica di maggio e nella seconda domenica di agosto c’è il Balestro del Girifalco in Piazza Garibaldi. Una delle rievocazioni storiche medievali che consiste in una gara di tiro al bersaglio (con la balestra antica!).
IL VINO BUONO: SCANSANO
Viaggiare in moto ha spesso due conseguenze costanti: la pancia inizia a brontolare e la gola si secca facilmente.
Ma visto che sei in Maremma, nessun problema!
Non dimenticarti infatti che questa è zona di vino pregiato. Il Morellino di Scansano è un DOCG e ha una storia secolare, legata a quella delle colline maremmane.
Sarà il tepore delle brezze marine. Sarà il sole che batte su queste valli. Sarà la pioggia che per le vigne è della quantità giusta. Il vino è veramente buono e va gustato in santa pace: altro da aggiungere non c’è.
E tra una degustazione e un’altra, il paese di Scansano merita certamente una visita: antico borgo medievale che si affaccia sulla piana maremmana.
I vicoli stretti e il centro storico con le abitazioni cinquecentesche sono l’anima di questo posto. Chissà, potresti anche scambiarlo per un rifugio da cui non andartene più!
Se invece la tua moto scalpita ed ha voglia di ricominciare a macinare chilometri, potrai decidere di indirizzarti verso il Parco naturale della Maremma, un paradiso ricco e suggestivo di fauna e flora, con paludi che si alternano a pinete e spiagge che si alternano a coste rocciose.
Oppure decidere di “puntare” Magliano in Toscana: paese bellissimo, circondato da una delle più complete fortificazioni della Maremma.
Qualsiasi sia la scelta della tua destinazione, avrai sempre attorno a te paesaggi che ti regaleranno un viaggio di immenso fascino. Goditelo. Prenditi il tuo tempo. Magari fermati e respira la Maremma. Oppure accelera, vivi appieno la sensazione che ti danno quelle curve, salite e discese. Sì, come se stessi scrivendo un racconto personale.
CUCINA MAREMMANA
La Maremma merita una visita per diversi motivi. Uno di questi è la cucina, per la quale non servono molte parole. Ne bastano due: alta qualità.
Da queste parti si trovano piatti di primo livello, caratterizzati da origini frugali, da uno stretto rapporto con la terra e da un contatto diretto con il mare.
Pietanze semplici e saporite, a base di cacciagione (cinghiale e lepre soprattutto), di verdure e di pesce.
Anche i salumi sono un piatto tipico di queste zone ed è storia che parla: da provare il buristo (un insaccato di carne e sangue di maiale) e la salsiccia di cinghiale.
Grandi protagonisti sono anche i formaggi e quella perla chiamata tartufo: sapori e profumi unici che non scordi facilmente.
LA CULLA DEGLI AGRITURISMI
Dicono che viaggiare in moto in Maremma abbia una caratteristica peculiare: gli agriturismi come componente culturale e paesaggistica essenziale.
In Maremma, scegliere per le vacanze un agriturismo significa visitare le tante aziende biologiche con produzione di conserve, marmellate, salse e farine (per la maggior parte prodotti biologici). In questo territorio “etrusco” è inoltre possibile scoprire il potere delle piante officinali (zafferano) e le coltivazioni, quasi sacre, dell’olivo.
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